Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene” così comincia il romanzo di Banana Yoshimoto, Kitchen. L’intro perfetto per raccontare la storia della protagonista del nostro articolo: Emanuela Tommolini.

Propone una cucina consapevole e sostenibile, realizzata con prodotti di stagione e di provenienza regionale, ricca di alimenti vegetali, integrali e vitali che contribuiscono a mantenere in equilibrio il nostro organismo e il nostro spirito. La sua cucina naturale, come avrete capito, trae forza e ispirazione dal mondo vegetale.

Un’intervista a tu per tu con la chef che è riuscita a trasmetterci in maniera molto chiara i suoi valori e la sua passione per l’ambiente e il cibo salutare.

Come nasce la tua passione per la cucina vegetariana?

“È stata una scelta molto istintiva che ho fatto all’età di 20 anni. Ho ascoltato quello che sentivo, senza elaborazioni. Avvertivo che per me era giusto così, era una necessità. Poi negli anni ho approfondito e confermato il mio interesse per la gastronomia e il cibo con lo studio.

Non sono contraria ad un’alimentazione onnivora. I concetti che reputo importanti a livello alimentare sono l’equilibrio, la qualità di quello che si mangia, il rispetto per la terra, per la natura e per l’ambiente. Significa sapere da dove proviene il cibo che mangiamo e sapere che è stato prodotto in maniera sostenibile”.

Emanuela Tommolini

La storia di Emanuela Tommolini

Appassionata di alimentazione sana, equilibrata e naturale, nel 2009 grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Abruzzo, apre insieme a Fabio De Cristofaro un ristorante dove promuovere il mangiare sano e la cultura della dieta mediterranea. Nasce così Osteria Esprì (Colonella, TE).

“Abbiamo pensato ad un cibo bilanciato, sano e che desse piacere ai sensi. Abbiamo voluto promuovere le eccellenze del territorio e valorizzare i piccoli produttori. All’epoca era un progetto innovativo, poi ne sono sorti diversi nel tempo”.

Da quel momento in poi si appassiona alla cucina e decide di formarsi come chef. Frequenta molteplici corsi di formazione, tra i quali il corso di formazione vegetariana presso la Joia Academy di Milano.

“Esprì è stato un vero e proprio laboratorio artigianale di cucina naturale, un’esperienza importante dalla quale ho maturato la consapevolezza che cucinare è un servizio al prossimo da svolgere con grande amore, responsabilità e spirito di condivisione ed anche un servizio alla natura, che attraverso i miei piatti celebro”.

Inoltre, è stata membro della prestigiosa Associazione JRE e nel 2014 è stata insignita del premio Identità Donna nell’ambito della manifestazione Identità Golose.

“Qualche anno fa ho scelto di abbandonare la vita della ristorazione perchè i ritmi e i tempi non erano più adatti a quello che cercavo, ossia un maggior rapporto con me stessa e con la natura. Ritmi naturali che la ristorazione non permette.”

Di cosa ti occupi ora?

“Sono una chef freelance specializzata in cucina naturale e vegetariana. Sono docente di cucina naturale, mi occupo di food coaching e organizzo corsi di cucina, soggiorni di benessere, laboratori ed eventi.

I miei Laboratori di cucina sono molto divulgativi ed orientati verso chi è interessato a migliorare la propria alimentazione. In collaborazione con la nutrizionista Elisa Seghetti, abbiamo organizzato un ciclo sulla dieta mediterranea illustrando i cereali e i piatti proteici della cucina contadina. Non molto tempo fa abbiamo parlato dell’uva, tra non molto parleremo dell’olio. Ho organizzato degli incontri sulla panificazione a lievitazione naturale, abbiamo parlato di grani antichi, di legumi e delle tradizioni gastronomiche del nostro territorio. L’ultimo incontro è stato dedicato alle spezie e alla cucina medievale. Questi incontri, seppur amatoriali, hanno una finalità didattica, di promozione e sensibilizzazione sull’alimentazione corretta e la buona cucina”.

emanuela tommolini

Quali sono i valori che ispirano la cucina di Emanuela Tommolini?

“In primis la scelta dei prodotti e delle materie prime migliori, perché dall’ingrediente si racconta già tanto. Si racconta il territorio, il rispetto per la natura e per la terra.

Focalizzo la mia attenzione sulla stagionalità degli ingredienti per far sì che mi diano la possibilità di creare dei piatti perfetti per ogni periodo dell’anno.

Ancora, il rispetto per l’ambiente, la salute, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione del territorio, non solo a livello di prodotto ma anche a livello di cultura gastronomica”.

Emanuela Tommolini Emanuela Tommolini

Qual è il piatto che ti riesce meglio?

“Secondo me quello che mi riesce meglio è lavorare l’elemento vegetale, e riesco ad esprimerlo maggiormente nelle insalate, nelle composizioni di verdura dove posso giocare e sbizzarrirmi con le diverse consistenze, forme, colori, sapori e temperature degli ingredienti.

Mi diverte molto anche perchè la cucina vegetariana, per essere accattivante, ha bisogno di essere elaborata sotto l’aspetto visivo e sensoriale.

Le insalate, ad esempio, sono molto importanti: sono sane, ottime per introdurre un pasto, dal più informale al più impegnativo. Tempo fa avevo creato un’insalata che mi rappresentava moltissimo dal nome ”ciclo vitale”: ritraeva l’intero ciclo vitale della pianta, quindi dal seme alla foglia, dal frutto alla radice. Tutti gli elementi racchiusi nel piatto”.

Emanuela Tommolini

Qual è la tua più grande soddisfazione lavorativa?

“La mia più grande soddisfazione è stata quella di aver portato l’attenzione sulla cucina vegetariana, che spesso è considerata come una cucina di nicchia, riservata a pochi. Con Esprì sono riuscita, nel mio piccolo, a dare un grande valore e una grande dignità alla cucina vegetariana”.

Progetti per il futuro?

“Sono di indole molto curiosa, amo viaggiare, studiare, conoscere. Sempre in continua ricerca e spinta verso la conoscenza.

In futuro, vorrei continuare ad occuparmi del mio lavoro, sempre più a contatto con la natura e comprendere il principio dei prodotti che uso, come nascono e quindi capire quale sia il modo più idoneo e giusto per continuare a lavorare con il cibo, con la trasformazione degli ingredienti. Tutti aspetti che richiedono tempi lenti e che l’ingranaggio della ristorazione non mi consentiva di realizzare”.

 

EMANUELA TOMMOLINI

emanuela tommolini

Emanuela Tommolini
Email: info@emanuelatommolini.it
Telefono: +39 340 358 1205

www.emanuelatommolini.it

 

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