L’Accademia delle Erbe spontanee organizza il 26° corso di 1° livello sul “Riconoscimento delle Erbe spontanee”, con l’obiettivo di fornire una base culturale sulle principali utilizzazioni delle erbe spontanee derivanti dalla tradizione popolare, attraverso un’ampia base informativa sulle modalità di raccolta e riconoscimento, accompagnate dalla conoscenza delle problematiche agronomiche, storico-sociali, gastronomiche e ambientali. Il corso, composto da lezioni ed escursioni, affronta inoltre elementi essenziali di conoscenza della diversità ambientale e di salvaguardia della salute e della biodiversità.
A parlarcene è il Prof. Fabio Taffetani, Ordinario di Botanica sistematica del “Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali” dell’Università Politecnica delle Marche e Direttore dell’Orto Botanico “Selva di Gallignano”.
Corso di “Riconoscimento delle Erbe spontanee”
“Un corso di durata bimestrale, che vedrà la presenza di 24 docenti per un totale di 32 ore di lezione e 32 ore di escursioni” svela il Prof. Taffetani. “Lo scorso anno abbiamo raggiunto i 270 iscritti, la maggior parte dei quali hanno seguito il corso da remoto”.
Durante le escursioni, verranno visitate località suggestive quali la Riserva della Sentina, la Collina La Cupa, il Monte Lago di Camerino, San Bonfilio di Cingoli, il Parco del Conero, Frasassi, il Parco San Bartolo e il Monte Nerone. Tutto questo per affrontare la conoscenza delle piante in ambienti diversi. Molte le professionalità coinvolte: botanici, naturalisti, apicultori, etnobotanici, ect.“Il problema di conoscere e raccogliere le piante nel nostro paesaggio, si scontra con un’agricoltura che nella maggior parte dei casi tratta chimicamente e con veleni le erbe cosiddette spontanee, le erbe infestanti e spesso si allarga anche ai dintorni dei campi“ prosegue il Prof. Taffetani.
“È un modo di fare agricoltura che noi speriamo cambi quanto prima, non tanto per gli agricoltori, i quali avrebbero anche loro vantaggio nel fare una agricoltura sana, ma per tutti noi, per la nostra qualità di vita, per la nostra salute e per la salute dell’ambiente. I problemi legati alla salute dell’ambiente sono tanti. Basti pensare al problema delle acque. Per effetto dei cambiamenti climatici, quando piove, l’acqua scende in maniera sempre più concentrata ed insistente. Questo accentua quella impermeabilità del suolo che noi abbiamo perseguito sia nell’urbanizzazione ma anche purtroppo nell’agricoltura, rendendo i terreni completamente sterili e impermeabili. Di conseguenza, le acque scorrono in superficie causando danni, smottamenti, allagamenti, esondazioni”.
“I benefici del cambiamento dell’agricoltura si legano alla presenza di erbe spontanee ai margini dei campi. È uno dei temi che affronteremo insieme alla conoscenza e alle varie utilizzazioni delle erbe, non solo alimentari ma anche tintoree, cosmetiche, officinali. Le lezioni riguardano l’aspetto storico ma anche come si è evoluto il modo di utilizzare le piante nel tempo e quali elementi abbiamo per descrivere gli usi tradizionali che ormai stanno scomparendo”.
Accademia delle Erbe spontanee
L’Accademia delle Erbe spontanee (Monte San Pietrangeli, FM) è nata per: (1) non disperdere il patrimonio culturale delle tradizioni popolari legate all’uso delle piante; (2) migliorare la tutela della salute umana, della biodiversità, degli habitat e del paesaggio agricolo; (3) garantire la conservazione, la raccolta e il corretto uso delle erbe spontanee sia a scopo alimentare che per tutti gli altri usi tradizionali, attuali e futuri.
Tra le consuete attività dell’Accademia, oltre ai corsi per il riconoscimento delle erbe spontanee, troviamo anche: mostre e manifestazioni, il Museo Etnobotanico (sito a Monte San Pietrangeli, attualmente inagibile a causa dei danni causati dal sisma) ed il Centro di ricerca. Dal 2007 sono stati organizzati 26 corsi di primo livello, 3 corsi di secondo livello e 10 in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.
Per maggiori approfondimenti, dai un’occhiata alla pubblicazione del Prof. Fabio Taffetani “Rugni, speragne e crispigne. Piante spontanee negli usi e nelle tradizioni popolari“, un’accurata documentazione botanica legata alla riscoperta e al recupero delle erbe spontanee.
ACCADEMIA DELLE ERBE SPONTANEE