CHIENGORA PROJECT – Quante volte ti sarà capitato di spazzolare il tuo cane, raccogliere i peli che ha lasciato in ogni angolo della casa e sentirti esasperato? È un fenomeno fisiologico di rinnovamento del manto in vista della stagione fredda o calda.
Floriano Bollettini (sambenedettese) e Ugo Apuzzo (napoletano), avviano una start up innovativa che vede protagonista lo Chiengora: un filato nobile prodotto dal sottopelo dei cani di razza di Collie e Terranova. Risorsa che, fino ad ora, era considerata uno spreco.
Chiengora Project per un futuro migliore
Chi ha un cane lo sa: questo animale, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, perde molti peli. In realtà tale fenomeno avviene tutto l’anno ma a primavera e autunno si intensifica.
Forse non tutti sanno che questo è un materiale sostenibile e animal friendly in quanto materiale di scarto della routine di toelettatura del cane. Una volta raccolto presso di loro, il sottopelo viene trasferito in centri di filatura e tessitura in Italia e trasformato in gomitoli e capi d’abbigliamento.
A differenza delle capre da cashmere o delle pecore della lana merinos, la Chiengora non proviene da allevamenti intensivi (che spesso hanno un forte impatto sull’ambiente) e l’animale non subisce alcuno sfruttamento. Inoltre, questa fibra è 80% più termoisolante della lana, il che vuol dire che con un quantitativo inferiore di materia prima si può produrre un prodotto finito con la stessa resa. A raccontarcelo è Floriano Bollettini, Co-founder di Chiengora Project: “Abbiamo appena realizzato dei cappellini (nostri prototipi) con 45 grammi di sottopelo a cappello. È una cifra bassissima” afferma Floriano. “In genere per fare un cappellino di lana ci vogliono 80 o 100 grammi. Oltre a questo, la fibra è super durevole. Un filato premium che permette di produrre capi di abbigliamento di alta qualità. A differenza del cashmere che rovinandosi forma dei piccoli pallini irregolari (pilling), questo filato non si deteriora, essendo estremamente durevole, ed è tendenzialmente molto morbida”.
Come nasce questa intuizione
“L’idea nasce a gennaio 2021 quando i miei due cani domestici fanno una cucciolata” ci racconta Floriano. “Per ben due mesi ho vissuto a stretto contatto con 8 cani. In quel periodo, ho visto mio padre che metteva da parte, in una scatolina, del loro pelo perché sapeva che artigianalmente si potevano creare dei maglioni da questi. Mi sono stupito e ho iniziato a rifletterci. Volevo trasformare questa attività artigianale in un vero e proprio business. Nello stesso periodo, dovevo partecipare all’HEC-42 Launchpad: una delle competizioni di startup più prestigiose d’Europa. Decisi di chiamare il mio amico Ugo Apuzzo e raccontagli questa idea. Lui rimane di stucco, aspetta qualche secondo e approva. Da li in poi abbiamo fatto varie ricerche. Più approfondivamo il tema e più scoprivamo che era un progetto realizzabile. Il nostro obiettivo è quello di rivoluzionare l’industria della moda introducendo un’alternativa alle lane tradizionali”.
Chiengora Project in numeri
Due i maggiori riconoscimenti ottenuti. Il primo, in ordine temporale, è stato l’invito come una delle realtà più innovative del 2021 e la partecipazione al “Phygital Sustainability Expo”: la prima Expo mondiale dedicata alla transizione ecologica del mondo del fashion. Il secondo riguarda la partecipazione e la vittoria alla “HEC-42 Launchpad” promosso dalla business school HEC Paris, che li ha visti competere con altri 79 progetti, 12 dei quali finalisti. Dopo una rigida selezione di diverse giurie tecniche formate da fondi di Venture Capital, Angel Investors e professori della HEC Paris, Chiengora Project si aggiudica il titolo di startup dell’anno guadagnando l’incubazione presso la Station F, il più grande campus di startup in Europa, con sede a Parigi. “Per noi è stata una grande soddisfazione” sottolinea Floriano. “Tutt’ora abbiamo gli uffici li e stiamo lavorando da li. È un ambiente molto stimolante dove stiamo lavorando davvero bene”.
Il team è composto da 6 professionisti. Floriano Bollettini, Ugo Apuzzo e la dott.ssa Daniela Piria (esperta di Chiengora) sono i co-fondatori. Kamil Skalli è l’esperto in marketing. Poi ancora Francesco Nardini ed un advisor strategico nonché professore della HEC.
Ad oggi, circa 100 allevatori, riconosciuti Enci (Ente nazionale cinofilia italiana), hanno sposato questo progetto e collaborano con un paio di centri di filatura.
Progetti futuri
“Nei prossimi giorni parteciperemo alla Future Fabrics Virtual Expo, ossia una expo internazionale molto importante per quanto riguarda l’innovazione nelle fibre che si terrà a Parigi. Ad ottobre lanceremo una campagna di crowdfunding dove proponiamo in prevendita i nostri prodotti, o meglio la nostra prima mini collezione composta da: un cappellino, un maglione e una sciarpa”.
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