C’è un posto dove la bioarchitettura prende forma con una visione che riguarda non solo la costruzione di edifici, ma anche la creazione di spazi che sono veri e propri polmoni verdi per il nostro pianeta. Stiamo parlando di “Ossigeno”, un luogo dove l’innovazione architettonica incontra la sostenibilità ambientale. Lo Studio di Architettura con base a Fermo è formato da un team di architetti specializzati in sostenibilità, bio-architettura e interior design. Sono impegnati nell’arte di creare spazi ecologici che combinano design sofisticato con una visione attenta al futuro, con progetti in Italia e all’estero soprattutto incentrati sul mondo del retail.
Il percorso di Giacomo Ortenzi, titolare di Ossigeno, inizia con una profonda formazione in architettura a Roma e a Parigi, arricchita da un Master in Bio-Architettura e sostenibilità ambientale. Da questo master non ha appreso solo nozioni sulla tecnologia, ma piuttosto sull’approccio progettuale alla sostenibilità. «In sostanza – precisa Giacomo – ho imparato come comporre l’architettura perché essa stessa abbia un’impronta diversa e collabori alla riduzione dei consumi energetici e di suolo, materiali e quant’altro».
Edifici che producono energia e benessere
Uno dei loro progetti più iconici è stato un edificio in acciaio a Fermo (Superficie: 750 m2), realizzato nel 2010. «Il nostro cliente – svela Giacomo – aveva la necessità di costruire un edificio ex novo che ospitasse la sua abitazione e il suo studio medico. Abbiamo ideato un edificio ad altissima efficienza energetica (classe A+), con una forte connotazione antisismica, con un forte carattere architettonico e tecnologico». Questa casa unifamiliare con clinica dentistica, interamente realizzata a secco, ha segnato l’avvio dell’attività di Ossigeno. «È stato un progetto pioniere e futuristico, sia per me che per il territorio – prosegue Giacomo. Costruivamo con una tecnologia di cui non trovavamo maestranze in zona per poterla realizzare». Anche dopo 13 anni, continua a produrre più energia di quella consumata, dimostrando che l’approccio sostenibile può essere un investimento vincente per il futuro.






Un altro progetto degno di nota ha visto la realizzazione di un edificio in legno, con il solo utilizzo di materiali atossici e naturali. Il legno delle pareti, infatti, è privo di colle; gli isolanti sono in fibra di legno; i massetti a secco in argilla espansa (Certificato ANAB) e le pitture vegetali (addirittura bevibili!). Le pavimentazioni sono o in legno massello inchiodato (senza utilizzo di colle) o in calce naturale trattata con cera d’api. Anche i mobili della cucina sono realizzati con truciolare certificato a zero emissioni di Formaldeide. Un edificio progettato, a livello architettonico e nelle sue forme, per accogliere i raggi del sole in base al suo andamento stagionale (protezione in Estate e massima esposizione in Inverno). Questo gli permette di non avere nessun impianto di climatizzazione installato (né per il riscaldamento, né per il raffrescamento). «Lo monitoriamo da 7 anni e possiamo confermare l’elevato comfort interno» aggiunge.



Per migliorare il LCA – Life Cycle Assessment del settore edile, Giacomo si avvicina anche a progetti di ristrutturazione, sempre con un occhio teso all’architettura e alla sostenibilità. Un caso pilota è certamente un appartamento degli anni ’60, completamente energivoro. Con una serie di interventi quali isolamento termico naturali con fibra di legno e massa termica naturale con argilla, l’edificio d’inverno non ha bisogno né di climatizzazione né di riscaldamento, mentre d’estate solo in alcune condizioni estreme. «Da lì, abbiamo sviluppato tutta una serie di finiture, come base argilla e base calce. In questo modo, non facciamo entrare alcun tipo di sostanza tossica o nociva all’interno delle case che realizziamo e allo stesso tempo le contraddistinguiamo dal punto di vista estetico, emozionale e sensoriale» conclude Giacomo.
Controllo della filiera: dalla progettazione ai materiali
Oltre ai progetti architettonici, lo studio Ossigeno pone un’enfasi speciale sul controllo della filiera. La sostenibilità significa selezionare maestranze e fornitori che condividano la stessa visione ecologica. Ciò garantisce che non solo l’edificio, ma anche ogni singolo materiale utilizzato, sia privo di sostanze nocive.
Progetti futuri
Ossigeno guarda al futuro con ambizione. Un esempio? Stanno lavorando su progetti di riqualificazione urbana in collaborazione con il settore pubblico, cercando di rendere le città più efficienti ed ecologiche.
Le stime attestano che le emissioni di CO2 legate agli edifici sono da record, circa il 42%. «Lavorando in questo settore, avere un approccio sostenibile è il minimo che io possa fare. Vorrei venga sempre più trasmesso nell’ambito commerciale del settore immobiliare, offrendo benessere abitativo, comfort e risparmio energetico agli acquirenti di nuove proprietà».
Giacomo Ortenzi e lo studio Ossigeno dimostrano che l’architettura sostenibile è più di una tendenza; è un impegno per il futuro del nostro pianeta. Attraverso una combinazione di progetti audaci, materiali ecologici e una visione olistica, stanno cambiando il modo in cui concepiamo gli spazi abitativi. La loro missione è un monito che ci invita a considerare che il cambiamento inizia proprio da casa nostra, e che l’architettura sostenibile è la chiave per un futuro migliore.

OSSIGENO – di Giacomo Ortenzi
Piazza Ostilio Ricci, 4 – Fermo, (FM)
0734-070780 – 393-6390558
info@ossigeno.uno
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