Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api. L’iniziativa nasce due anni fa, dopo una richiesta della Slovenia poi accolta dai delegati dell’Assemblea Generale dell’Onu. Si festeggia a New York, Parigi, Londra, Oslo, Berlino, Tokyo, Torino e Milano. Qualche giorno fa il partito laburista inglese ha presentato in vista delle elezioni politiche del prossimo 8 giugno un manifesto politico-sociale nel quale è presente un capitolo dedicato alla tutela di questi insetti. Le api sono la cartina tornasole dello stato di salute del Pianeta e le garanti della biodiversità, il 35% dei prodotti agrari nel mondo, infatti, scomparirebbe senza di loro. Il cambiamento climatico ha messo a dura prova la loro esistenza con la progressiva scomparsa del loro habitat e l’utilizzo di pesticidi a base di neonicotinoidi.
Un esperimento condotto nel 2010 ha verificato gli effetti di questi veleni su api catturate successivamente all’inizio della semina con semi trattati con neonicotinoidi: rilevando una mortalità del 100% entro le 24 ore, ma per alcune api bottinatrici già dopo un’ora dalla fine della semina. Le maggiori associazioni italiane di settore(Conapi, Fai, Unaapi) hanno chiesto al governo provvedimenti che non puntino solo a tutelare il mercato ma la stessa biodiversità e l’equilibrio ambientale.
In Italia ci sono 30 varietà diverse di miele monoflora e 7 “millefiori”. Inoltre, il nostro Paese è considerato tra i più importanti allevatori di api regine. Per celebrare il Bee Day, a Milano si torna a parlare del progetto Alveari Urbani (presentato da Green Island in occasione di Expo 2015) che già due anni fa aveva prospettato l’installazione di arnie per produrre miele in città sui tetti del Politecnico di Milano, di Palazzo Marino e nell’Orto Botanico Universitario di Milano. Per la prima volta, poi, quest’anno le api impollinatrici italiane sono andate in trasferta “volando” a New York, invitate speciali della quarta edizione di New York Design Week, con un progetto inedito di “Street Sweet Food”, dove il primo Honey bar Kiosk della Grande Mela (un chiosco mobile per servire miele) è stato realizzato da designer italiani. L’apripista è stata Torino con il progetto UrBees: il primo in Italia a portare le api in città; seguito poi da progetti di nuovi apicoltori urbani a Napoli, Bologna, Roma e Palermo. Per diventare apicoltori in città serve un investimento di 300 euro, l’importante è che ci sia l’autorizzazione delle autorità competenti.
Secondo la Fao, il 71% delle colture più importanti a livello globale per consumo umano sono impollinate dalle api e dagli altri insetti impollinatori. Come detto, il 35% della produzione di cibo a livello mondiale dipende dal lavoro d’impollinazione. Se api e altri insetti continueranno a diminuire, potremmo presto non trovare più molti alimenti oggi presenti sulle nostre tavole. Occorre incrementare i divieti contro l’uso di antiparassitari che penetrano nel polline e nel nettare, che se ingeriti dalle api, possono attaccarne il sistema nervoso e provocarne la morte, ma anche bloccarne il volo e la riproduzione.
In tutte le colonie di api europee, la mortalità media da avvelenamento e virus è tuttavia scesa dal picco del 7,07% del 2012 al 6,18 del 2013, per poi risalire nel 2014. I rilievi e le analisi hanno confermato che causa delle morti erano i pesticidi in 71 campioni e varie patologie in 23 casi. Nonostante la parziale messa al bando di alcuni insetticidi di sintesi altamente tossici per le api e per altri insetti utili, la seconda causa di morie e danni permanenti all’apicoltura resta l’avvelenamento dei campi. Infine, c’è un nuovo pericolo alle porte nel nostro Paese. Le aziende che producono nocciole nel Nord Italia stanno impiantando noccioleti in pianura e li trattano con miscele di prodotti come fungicidi e acaricidi che danneggiano le api.
In Emilia Romagna, però, sul fronte delle buone notizie, grazie all’Osservatorio sul miele, si è raggiunta un’intesa fra apicolturi, agricoltori che producono sementi e industria sementiera per la promozione di tecniche compatibili con la vita delle api e la garanzia dell’impollinazione e la produzione delle sementi parallelamente alla vita delle mellifere. L’Osservatorio sta cercando assieme al ministero dell’Agricoltura di trasferire l’accordo a tutte le altre realtà nazionali. Tuttavia, il problema dell’uso dei pesticidi sistemici neonicotinoidi resta al centro della discussione sulle regole in sede Ue.
Come proprietario di una micro-riserva degli alberi natali, nel nord-ovest della Repubblica dell’Argentina; Pubblichiamo il nostro rispetto a quelli imenotteri
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Domenica prossima, 20 maggio festeggeremo
Per la prima volta in 115 paesi, giornata mondiale delle API!
* * In: parcheggiare l’albero nativo, siamo orgogliosi di aver studiato e praticato l’apicoltura * *