
Patto per la sostenibilità ambientale
Il documento illustra chiaramente in dodici semplici punti cosa bisogna attuare nella regione Marche. Tale patto è firmato da:
– Comitato ci Rifiutiamo
– Comitato discarica S. Biagio Fermo
– Comitato Orgoglio Marchigiano
– Comitato Tutela ambiente Torre San Patrizio
– Comitato per la tutela del Bretta
– Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente della media valle del Tenna
– Comitato Tutela Della Salute e Dell’Ambiente della Vallesina
– Coordinamento Regionale dei comitati “Terre nostre Marche”
– Cittadinanzattiva Marche
– ISDE Marche Associazione Italiana Medici per l’Ambiente
– Marche a Rifiuti Zero
– Canbiamente Evolution Asd
I 12 obiettivi (in breve)
- Spingere in modo perentorio il funzionamento degli Ambiti Territoriali Ottimali e la costituzione degli stessi, laddove non siano ancora stati organizzati.
- Rivendicare con rapidità ad ogni livello istituzionale l’attivazione di meccanismi di premialità a favore dei comportamenti virtuosi dei cittadini della Regione Marche e il riesame della modulazione di quelli già in essere.
- Ѐnecessario che la Regione Marche autorizzi dei Piani d’ambito che: riportino con chiarezza il relativo stanziamento di risorse e che esso sia compatibile con le priorità che pone in essere la gerarchia dei rifiuti; siano corredati di crono-programmi in attuazione di strategie di piano che tengano conto non solo dell’aumento delle percentuali di raccolta differenziata, ma anche della diminuzione della quantità di rifiuto pro-capite prodotto.
- Si ritiene necessario istituire un divieto assoluto di vendita di materiale monouso presso feste e sagre nel territorio regionale.
- Rispetto dei principi di prossimità ed autosufficienza dell’ATO: è necessario perseguire strategie di piano in grado di chiudere i cicli quanto più possibile in prossimità.
- Incrementare, nel territorio marchigiano, il riciclo dei rifiuti organici attraverso la diffusione della pratica del compostaggio domestico e di prossimità.
- Discariche di dimensioni ridotte, più facilmente gestibili e controllabili, tali da non superare i 250.000 metri cubi e calmierarne la vita utile in 5 anni.
- Assicurare la riduzione delle pressioni ambientali e uniformare le concentrazioni degli impianti di smaltimento nei territori, in modo da evitare concentrazioni inopportune attraverso la regolamentazione di una distanza tra discariche esistenti e nuovi impianti.
- Monitoraggio costante degli impianti di discarica.
- Rappresentazione dei portatori di interessi territoriali attraverso l’istituzione di organismi di controllo e monitoraggio riconosciuti.
- Costituzione di osservatori per ambiti territoriali e di un Osservatorio Regionale con la partecipazione e rappresentanza dei portatori di interesse della cittadinanza.
- Perseguire in tutto il territorio della Regione Marche, a vari livelli, “la ricerca e la tutela del bello”, da intendersi come qualità della vita e del paesaggio.
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Di ambiente non è sufficiente parlare. Bisogna praticarlo quotidianamente, a tutti i livelli.
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