QUESTIONE NATURA – Pneumatici, materassini gonfiabili, contenitori dei detersivi e bagnoschiuma, chiodi e tubi d’acciaio, elettrodomestici, guanti di plastica, blocchi di cemento, escrementi di cane raccolti dentro una busta di plastica. Questi sono solo alcuni degli innumerevoli rifiuti che possiamo trovare abbandonati ovunque. Per fortuna ci sono giovani volontari che con le loro energie rendono il mondo un posto più pulito, sano e vivibile. Stiamo parlando dei ragazzi dell’associazione “Questione Natura”. Abbiamo intervistato Roberto Cameli; a soli 26 anni, ne è il presidente. Un ragazzo appassionato, empatico, che crede in quello che fa e riesce, con il suo entusiasmo dirompente, a coinvolgere chi gli sta intorno.

Ambientiamoci insieme

Questione Natura” è un’associazione di promozione sociale mirata alla preservazione e alla valorizzazione dei paesaggi naturali del nostro territorio, degli animali, dei giovani e delle persone in difficoltà. Nasce il 25 aprile 2019 tra giovani e non, per difendere il pianeta.

Ripercorriamo con Roberto gli esordi e come nasce. «Con un mio coetaneo abitualmente visitavamo luoghi naturali quali spiagge e parchi naturali per delle passeggiate o dei pic-nic. Quello che ci rendeva davvero tristi era trovarli ricoperti di rifiuti. Cicche di sigarette e plastica ovunque. Allora abbiamo deciso di fare qualcosa per cambiare questa realtà, partendo dai giovani!».

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Per prima cosa, organizzarono una raccolta rifiuti nella Riserva Naturale Sentina del comune di San Benedetto del Tronto (AP). Questo rappresentò il vero momento di realizzazione dell’associazione. «Il progetto in Sentina “Passeggia- Osserva-Raccogli” (in collaborazione con Marche a Rifiuti Zero, Legambiente, Amici della Sentina e C.E.A.-Centro di Educazione Ambientale “Torre sul Porto”) è un invito a passeggiare nella natura, osservare ciò che ci circonda e raccogliere i rifiuti. Questo è il modo di saper stare nella natura. Siamo stati contattati da Sergio Trevisani, direttore e responsabile della Riserva ed è stato subito entusiasta». Nella Riserva sono stati installati dei contenitori con delle buste per le persone che vogliono passeggiare e raccogliere i rifiuti dispersi nell’ambiente in qualsiasi momento, come opera di bene. Da quel momento, Roberto e gli altri volontari decisero di organizzare altri eventi di raccolta rifiuti. Nasce così il progetto “Ambientiamoci insieme”.

«Madre natura – prosegue Roberto – è un ciclo perfetto che non genera rifiuti. Se una mela dall’albero non viene colta da nessuno, cade a terra. Una volta caduta a terra, diventa cibo per animali e poi concime per il terreno. Noi esseri umani, invece, generiamo rifiuti e li buttiamo nella natura».

«Ogni volta che vedo qualcuno che getta dei rifiuti per terra mi arrabbio tanto. In maniera civile e cortese cerco di far capire che la natura è nostra madre, nostro padre, la nostra famiglia, la nostra casa. Lavare i prodotti prima di conferirli nella raccolta differenziata della plastica è solo questione di abitudine e non è difficile cambiare».

#MaskFree

Il 09 marzo 2020 segna la storia della nostra nazione. L’intera Italia diventa zona rossa e viene introdotto un periodo di lockdown a causa della pandemia di Covid-19. Come ha impattato questo periodo sulla loro associazione? Durante la quarantena si sono mossi digitalmente. In concomitanza all’allentamento delle misure restrittive, l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto ha dato vita ad una nuova tragedia: mascherine e guanti gettati ovunque. «Abbiamo deciso di organizzare eventi di raccolta mascherine (“#MaskFree”) in tutte le Marche per cercare di coinvolgere quante più persone possibile. In 4 mesi abbiamo raccolto circa 2.500 mascherine» ci spiega Roberto. «In questa esperienza abbiamo notato una cosa: in montagna c’è molta più sensibilità ambientale e nei confronti dei rifiuti. Questo perché l’armonia con la natura non è una scelta ma una realtà con la quale ci si confronta sin da piccoli. Quindi stiamo cercando di prendere tutte queste buone abitudini della montagna e proporle in città per abbracciare le buone pratiche da intraprendere nella natura».

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Progetto borracce

Con il progetto borracce, Questione Natura si rivolge ai più piccoli e agli anziani per regalare loro delle borracce (anche se di plastica durevole) per diminuire l’uso della plastica usa e getta. Perché rivolgersi alla categoria di età avanzata? «Questo progetto è anche l’occasione per recuperare il rapporto con gli anziani che è sempre stato alla base della società italiana ed è una cosa che si sta perdendo. I nostri nonni hanno formato dei ragazzi felici, pronti alla vita, forti, carichi di entusiasmo» afferma Roberto e ricorda: «Un giorno li abbiamo portati alla Sentina e sono stati felicissimi perché molti non conoscevano il posto».

Perché rivolgersi ai giovani? «La nostra è stata la categoria che durante la quarantena ha sofferto di più. Per un adolescente è difficile restare a casa ed ha bisogno di vivere la sua adolescenza. Con i ragazzi e le ragazze sono sempre stato disponibile, anche ad aiutarli a studiare o a dare qualche consiglio. Li ho sempre ascoltati e ho appreso tanto da loro. Con l’associazione abbiamo anche organizzato un progetto di educazione ambientale nelle scuole. Siamo andati da questi ragazzi e gli abbiamo dato un’alternativa e qualcosa in cui credere e loro ci hanno creduto».

Questione fioriere e orto pulito

“Questione Natura” e i ragazzi del centro socio educativo riabilitativo CSER “la Clessidra” di Centobuchi (AP) hanno ridato vita alle fioriere di Piazza dell’Aquila di Monteprandone (AP) grazie al progetto “Questione fioriere”. La manutenzione delle stesse viene effettuata da uno dei ragazzi del centro. Sempre con i ragazzi del centro, “Questione Natura” ha avviato il progetto “orto pulito” che consiste in un orto sociale.

La voce dei giovani

Da un paio di mesi, Roberto insieme a Diana Pulsoni, una professoressa di Colli del Tronto (AP), organizzano delle dirette Facebook dove vengono presentati dei libri facendone la critica e promuovendo la cultura tra i giovani, come anche le giuste abitudini ambientali e alimentari. «Prossimamente vorremmo fare una diretta Facebook aperta al pubblico, probabilmente in una piazza marchigiana».

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Progetti futuri

«La piantumazione è un progetto che vogliamo realizzare» conclude Roberto. «Voglio ringraziare le persone perché riceviamo molto supporto ed è fondamentale per andare avanti. Sapere che quello che facciamo fa piacere alla gente ci motiva. Il nostro messaggio arriva e ne è la dimostrazione il fatto che diverse persone, dopo averci conosciuti, continuano a mantenere puliti i luoghi dove siamo stati, pulendo da soli e diventando un punto fisso per la comunità. E’ successo a Spinetoli (AP) e a Colli del Tronto (AP)».

«Ora i nostri eventi di raccolta rifiuti non sono solo eventi di raccolta rifiuti ma si sono trasformati in veri e propri eventi culturali. All’inizio c’è il momento della scoperta di un borgo, quindi del luogo, della storia e della cultura. Poi c’è il momento di raccolta rifiuti o mascherine. Infine c’è il momento gastronomico: le persone in maniera diversa ci raggiungono e ci fanno assaggiare le specialità del luogo».

È accaduto, ad Acquaviva (AP), a Sant’Elpidio a Mare (FM) e a Martinsicuro (TE), che i vicesindaci o assessori all’ambiente dei rispettivi paesi siano andati a pulire insieme all’associazione, ma quello che rende più evidente i frutti di questo movimento ecologista è la comunità di adulti che si è creata, unita e si sta allargando sempre di più. Una rete di persone del luogo attente all’ambiente che quotidianamente tramite social e dal vivo lanciano messaggi e fanno propria la battaglia ambientale contro lo spreco delle risorse. Un passo importante per salvare il mondo.

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