Reland è un progetto nato all’interno dell’associazione culturale Off Grid Italia, che promuove uno stile di vita a basso impatto ambientale. L’idea di un parco basato su riuso e resilienza è scaturita dalle esperienze fatte dai fondatori in campo Earthship. Quest’ultima è una struttura a telaio in legno con appoggio antistante su cordoli formati da pneumatici e retrostante su un muro con duplice funzione di ritenuta del terreno e sostegno dei carichi verticali trasferiti dalla copertura. È una casa realizzata con materiali di recupero interamente autosufficienti. Nel 2017 è nato  il gruppo di lavoro dei Relander, un team che desidera “realizzare un progetto unico in Italia che sensibilizzi il prossimo ad una cultura nuova orientata alla resilienza, al  riuso e  all’economia circolare”. Questo gruppo è formato da studenti del Politecnico di Torino, professionisti di architettura e design, esperti di sopravvivenza, psicologia, energia e di economia dell’ambiente. Un gruppo di giovani promesse della sostenibilità coordinati da Marco Mangione, presidente di Off Grid Italia e fondatore del progetto.

Il Reland Park è sia un luogo virtuale che fisico. Sul sito di Reland nella sezione Community si lavora per creare una rete sociale di persone (social network), imprese, artigiani, professionisti e associazioni. L’obiettivo è scoprire facili metodi di trasformazione dei materiali di scarto e di recupero, condividere le “materie prime” disponibili nella rete, alimentare la domanda e l’offerta, postare i propri manufatti o offerte, ricerche, donazioni ottenendo premi, incentivi oppure semplici gratificazioni virtuali. Il “Reimpiego 2.0” sarà “uno strumento utile ai privati cittadini, alle imprese, alle associazioni ed anche alle amministrazioni pubbliche”, dicono gli ideatori. Queste azioni saranno inserite anche nella Reland App, l’app del riuso, che è in via di sviluppo.

Quartiere generale fatto con materiali di riuso

Reland “dal vivo” invece sarà un parco urbano sperimentale nel Comune di Cambiano in provincia di Torino. “Un’ area totalmente scollegata dalla rete ed interamente realizzata con scarti nel quale osservare i fenomeni della resilienza e delle potenzialità di adattamento dell’uomo sul pianeta terra”, descrivono i membri di Off Grid Italia. Tra le attività previste ci saranno la realizzazione del primo prototipo italiano di modulo abitativo autosufficiente Earthship; ricerche specifiche sui materiali di scarto per scopi didattici e sperimentali; punto Green Life con consulenza al cittadino in ambito di risparmio energetico, riduzione consumi ed emissioni inquinanti e molto altro; attività didattiche nel campo del riuso e del riciclo; progetti di educazione ambientale; eventi con esperti e tecnici sui sostenibilità; organizzazione laboratori e workshop su autocostruzione, autosufficienza, resilienza; orto sperimentale agricoltura circolare di piante in via di estinzione o antiche; eventi e seminari sulla crescita personale in adattamento alla natura e in ambiente urbano; progetti sperimentali di design sistemico con studenti italiani e stranieri; Test Camp per materiali sperimentali derivati da scarti; area destinata a Biosfera (modulo abitativo sperimentale off the grid). “Pensiamo che un parco sperimentale dedicato ai principi della sostenibilità e della resilienza possa piantare un seme per il cambiamento di prospettiva”, concludono gli sviluppatori.

È possibile unirsi al team per lo sviluppo facendo domanda specifica al fondatore via e-mail marco.mangione@offgriditalia.org o iscriversi alla community sul sito di Reland.