L’impresa sociale Monte Fauno intende creare un ecovillaggio chiamato “La Magione” a Montefano in provincia di Macerata. Un nuovo modo di abitare e vivere all’insegna della sostenibilità: dal punto di vista abitativo ed alimentare, posti di lavoro etici ed integrati nel contesto socio-economico locale, attività socio culturali di comunità che portano un valore aggiunto alla qualità della vita.

“Sentiamo l’esigenza di realizzare una realtà sociale che tenga conto di tutti gli studi ad oggi pubblicati sulla nuova economia sostenibile, teorizzata da tanti economisti di fama, premi Nobel inclusi”, racconta Luigi Quarato, geometra e ideatore del progetto. “La necessità di rivedere nel suo complesso il nostro modo di vivere, migliorare i rapporti sociali, produrre i beni nel rispetto dell’ambiente e della nostra Madre Terra, evitando di perseguire il solo scopo del massimo profitto. Siamo convinti che sia giusto perseguire il giusto equilibrio tra tutti questi elementi”.

Le abitazioni previste, circa 30 unità per 40 famiglie, saranno realizzate in paglia e legno al fine di utilizzare materiali totalmente riciclabili e prodotti sul posto, praticare il vero risparmio energetico per le naturali caratteristiche coibentanti dei prodotti, rendere la vita all’interno totalmente salubre grazie alla grande traspirabilità dei materiali e quindi non avere ristagno di umidità interna. Le strutture di paglia sono durature, hanno un ottimo comportamento sismico e traspirabilità, resistenza al fuoco, semplicità costruttiva e costi contenuti. Saranno presenti anche strutture in terra cruda, che riprendono un antico modo di costruire, ideale per resistenza sismica, durabilità, protezione dai campi elettromagnetici, isolamento termico ed acustico, traspirabilità, resistenza al fuoco. Questo materiale neutralizza gli odori, è atossico ed antisettico.

Il villaggio sarà autosufficiente sul piano energetico e saranno presenti tutti gli accorgimenti possibili per ridurre i consumi. Ci saranno dispositivi e sistemi di minimizzazione degli sprechi, e un impianto di fitodepurazione che fornirà acqua depurata da riutilizzare per usi agricoli. Sarà incoraggiata la vita sociale con la creazione di spazi comuni nei quali poter condividere esperienze significative come la crescita e l’educazione dei figli alla vita sociale, la condivisione, e così via.

Saranno accorpati al villaggio circa 10 ettari di terreno in cui produrre con metodi biologici e all’avanguardia il fabbisogno primario alimentare e trasformare l’eccedenza in prodotti tipici locali con un proprio marchio come sinonimo di qualità. Sarà realizzato un laboratorio per la trasformazione e la conservazione dei prodotti con distribuzione autogestita. La stessa azienda agricola Monte Fauno farà parte del complesso eco, assieme ad un’altra che si occuperà della lavorazione di piante officinali per l’estrazione di oli essenziali e pigmenti naturali.

“Riteniamo che una realtà di questo tipo possa portare anche sostanziali cambiamenti nell’economia agricola della zona, contribuendo ad affermare le tipicità del territorio ed evitando di essere al servizio delle multinazionali che forniscono le sementi per dopo accogliere il prodotto finale gestendo la grande distribuzione”, spiega Quarato. Questa nuova realtà sarà aperta a quanti vorranno conoscerla condividendone i principi. È prevista la realizzazione di una struttura ricettivo-turistica dove poter ospitare persone che desiderano ritrovare una propria dimensione umana, mangiare bene e genuino.

L’ecovillaggio sarà aperto anche agli studenti con degli spazi in cui ospitarli. Diventerà una fattoria didattica con un occhio particolare all’educazione alimentare. L’impresa ha calcolato la possibilità di accogliere un centro di formazione professionale che apra la strada a nuovi settori, da quello agricolo con tecniche innovative e naturali a quello della bioedilizia, quest’ultima sempre più richiesta. Lo scopo ambizioso è di creare una comunità, un’integrazione che però conserverà la propria individualità nei suoi spazi privati, necessari alla vita di ogni famiglia. L’inizio dei lavori è previsto per l’inizio del 2018.