Lasciare il lavoro, svolto per 6 anni, per mettersi in proprio e produrre borse ed accessori ecosostenibili. E’ questa la storia di Alice Cococcioni, brand manager dell’azienda Exseat. Un brand vivace e contemporaneo che produce borse ed accessori Eco-friendly.

Il loro impegno green si basa sul recupero e valorizzazione dei tessuti delle tappezzerie delle auto in disuso che altrimenti sarebbero destinati ad essere smaltiti come rifiuto.

Exseat

Siamo a Monte Urano, un piccolo comune della provincia di Fermo (FM) immerso nelle verdi colline marchigiane. Una realtà produttiva in continua espansione. Numerosi, infatti, sono gli spacci aziendali di calzature.

A distinguersi per il loro contributo alla rivoluzione green è il brand Exseat. Un progetto innovativo che nasce dalla volontà di rivoluzionare il modo in cui si è soliti pensare ad un accessorio legato al mondo della moda.

La storia di Exseat

“E’ nata un pò come una sfida personale visto che sia io che mio marito amiamo molto la natura e stare a contatto con l’ambiente” ci racconta la brand manager dell’azienda. Troppo spesso studi scientifici trattano di biodiversità ed habitat naturali ormai prossimi all’estinzione. Da questo la volontà di dare il loro contributo per invertire la rotta.

“Provengo da una famiglia di artigiani. In famiglia c’è sempre stato spirito imprenditoriale, manualità e voglia di fare. Tutte queste cose messe insieme mi hanno portato ad intraprendere un progetto nostro, totalmente nuovo. Ho lasciato il mio vecchio lavoro come commerciale estero presso un’azienda di calzature”.

Compiere azioni in chiave sostenibile, come il riciclo ed il recupero di materiali usati, sono essenziali per la nostra vita in questo pianeta. A questo si aggiunge il grande fascino esercitato su di noi dalla nuova identità di un oggetto nato per la seconda volta, già carico di una sua storia e pronto per arricchirsi di nuovi valori.

Alice ci emoziona quando afferma: “Ridando nuova vita ad un materiale già utilizzato, questo si carica di una valenza e di un significato in più perchè ha già una prima storia da raccontare e la seconda è una storia ancora più interessante”.

Il nome “Exseat”

La scelta del nome Exseat ha una duplice valenza e sintetizza la filosofia alla base del brand. Da un lato, la composizione stessa della parola ex-seat che tradotta riporta alla mente un vecchio sedile e quindi l’origine dei materiali utilizzati; dall’altro il suono [ˈɛksɪt] richiama il concetto di uscita, apertura, novità, innovazione.

L’immagine visiva ne completa l’identità aggiungendo la forbice sartoriale di colore verde, sinonimo di una produzione artigianale italiana e l’accostamento con il colore verde sottolinea la volontà di trasmettere il concetto di sostenibilità.

I materiali utilizzati e le difficoltà incontrate

“Abbiamo deciso di utilizzare i tessuti recuperati dalle tappezzerie delle auto perchè serviva un materiale robusto” prosegue la brand manager. “Ispirati anche dal fatto che l’azienda di famiglia fa tappeti per auto da 20 anni, ci è venuto naturale scegliere le tappezzerie delle auto e le cinture di sicurezza. Da li a come recuperarle e come riutilizzarle per la produzione di accessori, quella è stata la sfida più grande”.

“L’esperienza manifatturiera c’era ma abbiamo sempre lavorato materiali classici come la pelle, come i sintetici, mentre i materiali di recupero hanno totalmente un’altra lavorazione”.

“Da quando abbiamo iniziato a percorrere questa strada, fino a quando siamo riusciti ad ottenere un prodotto che fosse appetibile sul mercato è passato almeno un anno e mezzo. Nel mentre sono state fatte prove su prove” ricorda Alice. “La chiave di svolta è stata trovare un rinforzo che permette a questi materiali di mantenere sempre la stessa forma pur stando sotto pressione o schiacciati. La borsa, il marsupio, lo zaino non perderanno mai la loro forma”.

Dopo un processo meticoloso di sanificazione e selezione, i materiali rigenerati sono pronti per iniziare la loro seconda vita.

Unicità dei prodotti e Made in Italy

Il processo produttivo si svolge interamente in Italia e si focalizza sui concetti di qualità, artigianalità e sostenibilità. La combinazione sempre diversa di tessuti, sintetici e nastri rende ogni pezzo unico ed irripetibile. Lo stile è sportivo e casual.

Le collezioni di Exseat si rivolgono soprattutto a persone sensibili al tema dell’ambiente che vogliono contribuire a preservarne la naturalezza senza dover rinunciare ad un articolo funzionale e di design. 

“Il nostro cliente target – specifica Alice – è una persona sportiva, 26 – 45 anni, amante della natura quindi attento al tema dell’ecologia e del recupero; inoltre, non è legato al campo della moda in senso classico ma ricerca sempre l’artigianalità del prodotto e il valore del pezzo unico, realizzato in Italia“.

Scopri le collezioni di Exseat.

Progetti per il futuro

Per concludere, abbiamo chiesto alla brand manager quali fossero i progetti per il futuro. “Abbiamo avviato le prime uscite sul mercato da settembre. Da adesso fino a fine anno abbiamo diversi eventi ai quali parteciperemo, che sono legati all’handmade e all’artigianalità, con un accento particolare sulla sostenibilità. Si tratta di progetti che ci permettono di presentare personalmente il prodotto ad un pubblico finale ed eventualmente venderlo”.