È vero che: gli impianti fotovoltaici rubano terreni agricoli all’agricoltura? Sono costosi, funzionano solo d’estate, inquinano molto per via dello smaltimento e non possono essere installati nei condomini? In questo articolo, risponderemo ad alcune delle domande più comuni, nonché alle bufale sul fotovoltaico.

Falsi miti da sfatare sul fotovoltaico

Le rinnovabili e il fotovoltaico sono la migliore soluzione agli effetti dei cambiamenti climatici e il mezzo per raggiungere la transizione ecologica. Molte volte, questa verità viene pregiudicata dalla disinformazione e da una percezione distorta dell’energia solare. È doveroso quindi fare chiarezza. Sma Italia e Italia Solare hanno stilato una lista di credenze errate sul fotovoltaico. Scopriamole insieme!

fotovoltaico

1 – “Gli impianti fotovoltaici occupano troppo spazio e rubano terreni all’agricoltura”

FALSO. Lo spazio non è un problema. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030, infatti, sono necessari 43 GW di nuove installazioni fotovoltaiche. Di questa potenza, il 30% potrebbe andare sui tetti, pertanto la superficie agricola necessaria è di circa 39 mila ettari. Equivale a: un terzo della superficie agricola che si perde ogni anno; 0,99% della superficie agricola persa totale; 0.24% della superficie agricola totale.

Inoltre, tra le file di moduli fotovoltaici è possibile mantenere l’attività agricola. L’agro-fotovoltaico rappresenta quindi un ottima opportunità perché consente agli agricoltori di continuare a coltivare la terra beneficiando del ricavo economico aggiuntivo proveniente dal fotovoltaico.

2 – “Il fotovoltaico è costoso e non ripaga l’investimento”

FALSO. Installate un impianto fotovoltaico è un investimento, non un costo. Inoltre, oggi questo costa molto meno che in passato: nell’arco degli ultimi 25 anni, i prezzi sono scesi quasi del 90%. Facciamo degli esempi. Un impianto da 3 kW al momento costa circa 5.500 euro, inclusa IVA. Questo prezzo potrebbe aumentare se si installassero altre tecnologie quali: le batterie per l’accumulo, la pompa di calore per il riscaldamento, la stazione di ricarica per autovetture elettriche, o ancora un sistema di Energy Management per la gestione intelligente dei flussi energetici. In questo caso, l’importo iniziale potrebbe effettivamente superare i 20.000€, ma si tratterebbe di una spesa completamente detraibile con i bonus fiscali del 50% e del 110% (e/o cedibile con la possibilità di cessione del credito o di sconto in fattura). Una volta azzerato l’importo iniziale tramite le detrazioni, nel caso di una soluzione all’avanguardia quindi, un utilizzatore ne trarrebbe un risparmio di circa 2.700 euro all’anno in bolletta.

3 – “Dietro agli incendi c’è il business del fotovoltaico”

FALSO. I terreni percorsi dagli incendi sono esclusi da ogni possibile utilizzo per i successivi 15 anni dall’incendio (legge nazionale 353/2000, art. 10).

4 – “Il fotovoltaico non conviene perché non produce energia quando c’è poco sole o ci sono le nuvole”

FALSO. Il fotovoltaico produce energia durante tutto l’anno. Ne produce di più quando l’irraggiamento è maggiore, quindi nel periodo primaverile ed estivo, e meno d’inverno ma, durante tutto l’arco dell’anno, anche soltanto in una giornata minimamente assolata.

5 – “Il fotovoltaico rappresenta un pericolo per il paesaggio e compromette la biodiversità”

FALSO. Sulle aree di pregio paesaggistico o naturalistico, protette da vincoli, non è possibile installare pannelli a terra. Dove si installano impianti fotovoltaici non sono consentiti diserbanti e sostanze chimiche. L’agro-fotovoltaico rappresenta, quindi, un’opportunità unica per far convivere produzione di energia pulita e agricoltura sostenibile.

6 – “Un impianto fotovoltaico non può essere installato in un condominio”

FALSO. La Riforma del Condominio (Legge 11 dicembre 2012 n. 220) ha stabilito la possibilità, per i singoli condòmini, di installare un impianto fotovoltaico ad uso proprio. I pannelli possono essere posati, per uso esclusivo dell’inquilino che ne fa richiesta, sulle sue proprietà, senza bisogno dell’approvazione dell’assemblea condominiale, tenendo in considerazione il diritto di ogni condòmino di installare pannelli fotovoltaici sulla propria superficie. L’unica autorizzazione necessaria, valente come comunicazione preventiva, è quella che va inoltrata al Comune per il via libera ai lavori.

7 – “Il fotovoltaico è una fonte inaffidabile perché non programmabile e non prevedibile”

FALSO. L’altissima precisione raggiunta dalle previsioni meteo, insieme ai dati storici disponibili sulle produzioni degli impianti fotovoltaici, consente di prevedere la produzione solare che può essere programmata anche grazie ai sempre più economici e performanti sistemi di accumulo.

8 – “Il fotovoltaico inquina molto per via del suo smaltimento”

FALSO. I pannelli solari vengono realizzati impiegando principalmente il silicio, un materiale a basso impatto ambientale e altamente riciclabile. Qualora un impianto fotovoltaico finisca la propria vita utile, ci sono diversi programmi per il recupero dei materiali presenti nei pannelli che vengono poi utilizzati per ulteriori realizzazioni. La tecnologia dei pannelli fotovoltaici è rispettosa dell’ambiente: i pannelli sono, a seconda dei casi, riciclabili con una percentuale tra l’80 ed il 90%.

9 – “I pannelli fotovoltaici non riducono le emissioni di Co2 perché per produrli si consuma energia da carbone”

FALSO. L’energia necessaria per produrre un modulo fotovoltaico viene compensata dallo stesso modulo in meno di un anno di funzionamento. Dopodiché il modulo fotovoltaico comincia a produrre energia pulita al 100%.

10 – La tecnologia fotovoltaica è immatura e non efficiente. Ecco perché servono gli incentivi

FALSO. La tecnologia alla base dei prodotti fotovoltaici è eccellente e il livello di efficienza raggiunto dai modelli oggi disponibili è già molto elevato. Tra 5 o 10 anni arriveranno in commercio pannelli fotovoltaici ancora più efficienti, ma questo discorso vale per qualsiasi categoria di prodotto.

 

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