Sostenibilità e design con la bioarchitettura

La Bioarchitettura comprende tutte quelle discipline dell’architettura che presuppongono un’attenzione particolare nei confronti dell’ecologia e del rispetto ambientale.

Abbiamo incontrato l’esperto Giacomo Ortenzi, architetto di formazione, esperto Casa Clima, specializzato in sostenibilità, bioarchitettura e interior.

Giacomo si occupa sia di riqualificazione, sia della realizzazione di nuove opere, mantenendo sempre un atteggiamento ecologicamente corretto e attento alla sostenibilità ambientale ed energetica.

Aspetti che sono alla base di ogni suo lavoro e che fanno poi la differenza nel risultato finale, in termini di qualità, soddisfazione e convenienza.

Queste sono le premesse e le fondamenta su cui Giacomo ha pianificato il suo approccio progettuale di co-design: metodo che ha la forte ambizione di coinvolgere, in ogni fase, tutti i soggetti che contribuiscono poi all’effettiva realizzazione di un progetto.

Insieme ad un team di architetti specializzati in sostenibilità, bio-architettura e interior design, ha fondato il suo studio “Ossigeno” (www.ossigeno.uno) che si trova a Fermo, in Piazza Ostilio Ricci 4. L’attività spazia tra diversi progetti di retrofit energetico e nuove opere a basso impatto ambientale, in Italia e all’estero.

Il loro obiettivo è tradurre il rispetto ambientale in progetti di architettura che tengono in considerazione le interazioni tra edifici, luoghi e comunità.

“I principi del risparmio energetico – ci spiega Giacomo – sono un elemento cardine nella mia progettazione, un punto di partenza intorno al quale impostare tutta la fase creativa.
In linea di massima, in caso di interventi architettonici consistenti, o nuove realizzazioni, partiamo dall’analisi climatica del luogo in cui operiamo per capire quali sono le migliori strategie da attuare. Analizzando questi dati, sviluppiamo il nostro progetto sulla base degli elementi ottenuti: come il soleggiamento del sito e l’esposizione ai venti e alle piogge”.

Bioarchitettura: cosa offre ai clienti?

Noi passiamo un terzo del nostro tempo (probabilmente anche di più) nelle nostre case. L’inquinamento presente è maggiore rispetto a quello che troviamo all’esterno, per le strade delle grandi città.

L’inquinamento all’interno della nostra abitazione è particolarmente dannoso per la nostra salute, soprattutto perché è un tema spesso sottovalutato. Tutti i materiali presenti in casa rilasciano dei componenti inquinanti: possiamo citarne alcuni come, ad esempio, la famosa formaldeide (altamente presente negli armadi) oppure, molto frequente, la sostanza usata per evitare che i mobili in legno vengano intaccati dalle termiti e che viene rilasciata per anni, ebbene questa sostanza è cancerogena.

Di conseguenza, la bioarchitettura, che si discosta dalle sostanze chimiche, è ormai diventata uno standard: si fanno scelte sempre più eticamente consapevoli con sistemi fotovoltaici, caldaie a compensazione e geotermia.

Parliamo delle nuove case green.

Anche il nostro esperto Giacomo Ortenzi, nel suo studio “Ossigeno”, offre ai clienti:

  • sostenibilità;
  • comfort;
  • qualità;
  • durabilità nel tempo;
  • ridotto consumo energetico;
  • edifici NZEB ad altissima prestazione energetica. Il suo fabbisogno energetico è molto basso (o nullo) e sfrutta l’energia da fonti rinnovabili.

Giacomo, infatti, ci ha spiegato che riuscire ad unire risparmio energetico e design è pressoché imprescindibile. “Credo che parlare di risparmio energetico nel nostro lavoro in parte sia limitante e forse troppo tecnico. Noi ci occupiamo, in primis, di bioarchitettura e di sostenibilità e il risparmio energetico è parte integrante di questo macro insieme. Ogni casa, sia internamente sia esternamente, deve essere sostenibile (e di conseguenza a risparmio energetico)”.

Risparmio energetico e design: non solo case ma anche aziende

Di conseguenza, è altrettanto necessario applicare il modello della sostenibilità anche alle aziende.

“Stiamo lavorando ad un progetto molto interessante ed innovativo – afferma Giacomo – che riguarda il revamping di una facciata di un edificio produttivo con un sistema tessile. Stiamo anche lavorando al retrofit energetico e funzionale di un’importante villa in cui applichiamo i due aspetti del lavoro che ci piacciono di più: da un lato ristrutturiamo e ottimizziamo l’esistente (con zero consumo di suolo, azzerando l’approntamento di materiali ex-novo) e dall’altro lo ampliamo con tecnologie moderne e naturali come le strutture in bio-xlam.

Si parla, quindi, non solo di abitazioni ma anche di aziende a cui risulta necessario applicare il modello della sostenibilità.

“Nell’esempio sopra di revamping della facciata, stiamo migliorando le condizioni di esercizio dell’edificio in fase estiva, migliorandone di conseguenza anche il comfort per gli utenti.

Inoltre, visto lo spazio che il lavoro occupa nella nostra vita, credo che progettare degli ambienti lavorativi che abbiano una particolare attenzione a tutti gli aspetti di comfort, salubrità e sostenibilità dei materiali usati, sia un dovere sia per un progettista che per un imprenditore”.