Comunità Energetiche: come autoprodurre a livello locale

Parliamo di Comunità Energetiche, quindi, di energie rinnovabili: un argomento di fondamentale importanza per l’attuale condizione ambientale in cui ci troviamo.

Le energie rinnovabili rientrano, a pieno titolo, nella dimensione locale: la capacità di un determinato territorio di saper utilizzare le risorse locali delinea una forte propensione ad acquisire autonomia, relativamente al discorso energetico.

fonti rinnovabili

Fino ad oggi l’energia derivante da fonti rinnovabili è stata usata in maniera tradizionale, cioè senza ricorrere a progetti integrati tra loro, ma del tutto indipendenti.

Da qui nasce l’idea di realizzare vere e proprie comunità energetiche.

Comunità energetiche: di cosa si tratta?

comunità energeticheLe comunità energetiche sono, in sostanza, delle associazioni tra produttori e consumatori di energia, finalizzate a soddisfare il proprio fabbisogno energetico attraverso la propria stessa produzione, realizzata mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Attualmente, il grande sviluppo delle reti intelligenti e dei sistemi di accumulo permette una gestione più efficiente di una rete di impianti, che siano elettrici o termici. In questo modo si avrà:

  • maggiore valorizzazione dei sistemi di accumulo;
  • riduzione sostanziale delle perdite di rete;
  • benefici sulla bolletta.

C’è stato un forte input in questa direzione: con la Legge 221/2015 è stato definito l’Oil free zone, cioè zone territoriali in cui è prevista una progressiva sostituzione del petrolio (e derivati) con energie derivanti da fonti rinnovabili.

Anche in Italia siamo in lenta espansione sotto questo punto di vista.

Il Piemonte dà il via alle comunità energetiche

La Regione Piemonte ha approvato una legge regionale sulle comunità energetiche.

In sostanza, questa è la prima normativa che stabilisce le modalità di realizzazione dello scambio di energia autoprodotta da fonti alternative, a livello locale.

La norma permette a diverse comunità di persone, enti e imprese, di scambiarsi l’energia prodotta con fonti rinnovabili. L’obiettivo è la creazione di una cooperativa di produzione e consumo energetico, al fine di ottenere l’elettricità e il calore da fonti rinnovabili reperibili sul territorio locale, con conseguente realizzazione di forme di efficientamento e riduzione dei consumi.

Lo scopo ultimo della Regione Piemonte è promuovere la creazione di comunità energetiche, no profit, con l’obiettivo comune di superare l’utilizzo di petrolio e suoi derivati, promuovendo la produzione e lo scambio di energia derivante da fonti rinnovabili.

energie rinnovabili

E’ opportuno sottolineare che alle comunità energetiche possono partecipare sia soggetti pubblici sia privati, tenendo presente che la quota di energia prodotta e destinata all’autoconsumo, da parte dei membri, non deve essere inferiore al 70% del totale complessivo.

Quali sono i benefici nella creazione delle comunità energetiche?

Creare comunità energetiche comporta notevoli vantaggi.

In primo luogo, queste associazioni possono stipulare convenzioni con l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Questo aspetto è importante per la promozione e la valorizzazione della sostenibilità relativa all’autoproduzione di energia.

Il caso Piemonte è importante perchè, oltre alla normativa, esiste già una comunità: quella del Pinerolo, un’area geografica in cui le fonti rinnovabili sono già ampiamente sfruttate, come fotovoltaico, idroelettrico e biomasse.

Da una ricerca è emerso che la capacità di autoproduzione energetica da fotovoltaico, all’interno di cinque Comuni del territorio, copre circa il 42% del fabbisogno domestico di tutta l’area.

okTutto questo è assolutamente coerente e in linea con le nuove direttive europee sulle energie rinnovabili che promuovono la riduzione (fino alla totale eliminazione) delle fonti non rinnovabili.

Le premesse sembrano, dunque, molto positive. Infatti, sulla base di alcune stime, emerge che il risparmio totale per i cittadini potrebbe essere compreso tra il 10 e il 20%.