Dalaimomy nasce insieme alla gravidanza di Lara Pignotti. Quando è nato il suo bambino si è messa alla ricerca di completini da comprare per riempire il suo armadio. Nello scorrere post di Instagram, ha trovato tanti capi confezionati con una filosofia etica e se ne è innamorata. “Tutto è partito da una marca di coperte in cotone organico stampato in serigrafia in bianco e nero”. Il modo di pensare di questo brand ha spinto Lara, grafica di professione, a trasportarlo sui capi dei bambini. “Ho ripreso i materiali, le vernici ad acqua e il concetto del bianco e nero perché quando il bambino è molto piccolo non distingue i colori tenui come rosa o azzurro, ma vede i contrasti forti”. Anche Lara ha ripreso lo stesso concept dei toni contrastanti e applica le sue grafiche con colori ad acqua atossici su cotone organico africano certificato ipoallergenico di una ditta inglese. “Le tinte ad acqua sono difficili da usare perché asciugano in fretta e non bisogna fare errori”. La scelta è stata dettata anche dallo stile di vita attento all’ambiente di Lara che, oltre a fare la raccolta differenziata, compra saponi e detersivi ecologici per lavastoviglie e lavatrice.
Il nome proviene da uno scherzo di un amico, che la chiamò Dalai-Lara, “mi piaceva anche il lato spirituale dell’onorifico che rispecchia la nostra etica”. Lara produce pure t-shirt per adulti seguendo il trend Mini-me, ovvero abbigliamento fotocopia di quello dei piccoli, nel caso si tratti di genitori, dei propri figli. “Prossimamente faremo anche stampe adatte ad un pubblico grande di età”. Nel progetto assieme a lei c’è Loredana Ciarrocchi, amica che si occupa di e-commerce. In questi ultimi mesi hanno lanciato una campagna di crowdfunding per ampliare il laboratorio e i metodi di stampa. “Adesso stampo in modo molto artigianale”, spiega Lara, “Vorrei prendere un banco di serigrafia più professionale per rispondere con più celerità alle richieste”. Il sito si chiama Ulule e la presentazione di Dalaimomy è fatta con un bel video di vimeo dove viene illustrata la composizione dei prodotti. In questo viene spiegato il motivo della scelta del cotone eco: “Come dimostrano alcuni studi commissionati da TE e ICEA, è possibile affermare che le coltivazioni del cotone biologico danno il 46% di riduzione delle emissioni gas climalteranti, il 70% delle emissioni responsabili dell’acidificazione, il 26% di riduzione dell’eutrofizzazione, ovvero dell’eccessivo arricchimento delle sostanze nutritive dell’ecosistema, 91% della riduzione dei consumi di acqua destinata principalmente all’irrigazione, esclusa l’acqua piovana, 62% di riduzione dei consumi di energia primaria”.
La campagna finirà questa domenica 13 maggio proprio nel giorno della Festa della Mamma, che si spera porti fortuna a questa marca attenta all’ambiente e alla salute dei propri clienti.
Per l’occasione, domenica Lara e Loredana organizzano un’apericena di fine raccolta fondi ai Vigneti Vallorani di Colli del Tronto, che producono vino biologico, con prodotti a chilometro zero di Cibo Creativo, un mercatino e una performance musicale. Ci sarà anche un laboratorio per bambini per fargli vedere come funzionano i timbri con inchiostro a base d’acqua. Il ricavato della serata sarà aggiunto al crowdfunding.
Donatella Rosetti