Il Comitato Ambiente e Salute del Piceno ha aderito alla manifestazione interregionale “Carovana No Hub del Gas“, che tocca diverse città. L’obiettivo è protestare contro l’installazione di impianti di stoccaggio e gasdotti per il progetto che vuole trasformare l’Italia nel magazzino di gas per l’Europa del Nord. Nella locandina è riportato un invito a partecipare del Comitato: “La battaglia contro l’impianto di stoccaggio è entrato nella fase decisiva. Ribadiamo la contrarietà del Territorio. Percorriamo la nostra breve tappa e teniamo alta l’attenzione. Cittadini non Sudditi”.
La partenza della passeggiata in bicicletta è prevista domenica 8 aprile da Piazza Giorgini di San Benedetto del Tronto alle 10. Si passerà per la pista ciclabile del Lungomare e per la nuova pista ciclabile di via Colleoni e via del Cacciatore, per arrivare dentro la riserva Sentina e giungere fino alla foce del fiume Tronto verso le 11:15 circa. Dall’altra parte ci saranno i comitati abruzzesi ed una delegazione del Comune di Martinsicuro, che prenderanno il testimone ed arriveranno fino ad Alba Adriatica. Tappa Finale della giornata, portata a termine da un altro gruppo, sarà Giulianova, dove alle 17:30 è previsto un flash mob.
Carovana No Hub del Gas si concluderà a Sulmona il 21 aprile, nella quale è stata approvata dal Consiglio di Ministri uscente la Centrale di Compressione del Gas di Sulmona, scavalcando la negazione dell’intesa con la Regione Abruzzo.
Abbiamo indetto questa conferenza stampa per promuovere la manifestazione, che abbiamo proposto per domenica 8 Aprile, in opposizione all’impianto di stoccaggio gas a San Benedetto e anche a tutte le varie strutture connesse con il progetto che vuole l’Italia hub del gas per l’Europa.

La storia dell’installazione del gasdotto a San Benedetto

L’iter procedurale è nella fase decisoria da quattro anni. Fermo dal giugno 2014 quando, con l’emanazione del decreto ministeriale numero 166, il Ministero dell’Ambiente congiuntamente al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo esprimeva parere favorevole alla procedura di VIA per il progetto stoccaggio gas. Successivamente sono state portate avanti varie azioni di contrasto al provvedimento, tra le quali la richiesta di revisione della VIA Regionale, basata su studi sismo-geologici recenti ai quali hanno contribuito anche tecnici regionali, che è stata poi respinta dalla regione dopo che in alcuni incontri eravamo stati rassicurati del contrario, e vari ricorsi al TAR. Due ricorsi sono andati in perenzione, mentre uno è rimasto in piedi.
Questo lungo periodo di immobilismo dell’iter procedurale, che ha dato l’erronea sensazione a molti cittadini che la questione fosse finita, è stato proprio la conseguenza dell’incertezza causata dall’attesa sentenza del TAR Marche, come del resto ha confermato l’avvocato di Gas Plus (azienda che vorrebbe installare il gasdotto) durante l’udienza presso il Tribunale del TAR di Ancona.
La sentenza ha stabilito, come richiesto da Gas Plus e dalla Regione Marche, schieratasi nel ricorso contro i cittadini, che il ricorso dovrà spostarsi al TAR del Lazio a causa di una più recente sentenza del Consiglio di Stato. Qualora si dovesse perdere il ricorso, si dovrebbe passare alla conferenza finale Stato-Regione, per la quale la nostra regione ha deliberato che sarà negata l’intesa.

La situazione attuale e il caso Sulmona

Di recente, oltre alla sentenza del Consiglio di Stato che ha autorizzato le esplorazioni tramite air gun nel mare Adriatico, anche di fronte la costa sambenedettese, il Consiglio dei Ministri uscente, poco prima di dare le dimissioni, ha scavalcato la negazione dell’Intesa della Regione Abruzzo approvando la realizzazione della Centrale di Compressione del Gas di Sulmona, in una zona sismica di fascia A e, dopo aver dato le dimissioni, lo stesso Consiglio dei Ministri, pur dovendosi occupare esclusivamente di ordinaria amministrazione ha convocato l’atto finale della conferenza Stato-Regione per quanto riguarda la realizzazione del gasdotto Sulmona-Chieti. Tutto ciò implica l’evidente intenzione del Ministero dello Sviluppo Economico di accelerare i tempi per tutto ciò che riguarda il gas.
“La stessa cosa potrebbe quindi accadere per lo stoccaggio di San Benedetto. La negazione dell’intesa deliberata dalla Regione potrebbe risultare non sufficiente“, commenta Alfredo Vitali, presidente del Comitato Ambiente e Salute nel Piceno, “Abbiamo comunque altre armi nel nostro arsenale, alcune delle quali sono state già impostate e preparate negli scorsi anni. Una di queste è la richiesta danni per la svalutazione di immobili ed attività, nonché la richiesta di una fidejussione da ritirare all’istante in caso di danni ed incidenti, entrambe avallate da una delibera del Consiglio Comunale“.

Perché il Comitato Ambiente e Salute ha deciso di organizzare una biciclettata contro il gasdotto

Lo stoccaggio fa parte del progetto specifico di far diventare l’Italia un magazzino del gas, ed è strettamente collegato alla Centrale di Sulmona, al TAP e al gasdotto Sulmona-Chieti. “Perciò abbiamo deciso di accettare l’invito dei Comitati Abruzzesi di partecipare alla manifestazione ‘Carovana no Hub del Gas’. Sia per solidarietà verso gli amici abruzzesi, che hanno spesso partecipato alle nostre iniziative, sia per tenere alta l’attenzione sul progetto San Benedetto Stoccaggio, in quanto la disputa non è affatto chiusa ma è arrivata al momento cruciale“.
Si tratta di una manifestazione a tappe, da svolgersi in vari giorni, con diversi punti di partenza, posti nelle località in cui potrebbero sorgere questi impianti altamente pericolosi. L’arrivo è previsto a Sulmona con una manifestazione finale il 21 Aprile. Le tappe saranno percorse da gruppi diversi ed in diverse modalità: a piedi o in bicicletta.

Donatella Rosetti