Domenica sera al Teatro alla Scala di Milano si sono tenuti i primi Green Carpet Fashion Awards 2017 organizzati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) in collaborazione con Eco-Age, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), di ICE Agenzia e del Comune di Milano. L’evento è volto a premiare il valore della sostenibilità ambientale e sociale nelle aziende di moda. Il nome riprende l’iniziativa ideata nel 2009 da Eco-Age, brand londinese fondato da Nicola Giuggioli e Livia Firth Giuggioli, del Green Carpet Challenge (GCC). Livia dalla nomination all’Oscar di suo marito Colin Firth per “A Single Man” di Tom Ford ha sempre indossato vestiti eco confezionati da grandi stilisti come Giorgio Armani, Valentino, Lanvin. Col passare del tempo, sempre più stilisti hanno raccolto la sfida di Livia fino ad arrivare a partecipare al concorso che ha preceduto i premi.
Come ha funzionato il concorso
Il concorso prescriveva ai stilisti italiani emergenti di incorporare i principi di eccellenza sostenibile GCC® di Eco-Age, le linee guida di CNMI nei loro look e di celebrare il Made in Italy. Dopo un bando di concorso iniziale, una selezione di dieci stilisti è stata giudicata da una commissione di addetti ai lavori del settore moda per decretare i cinque finalisti. Ciascuno dei cinque finalisti parteciperà ad un programma di mentoring stimolante e immersivo della durata di 12 mesi promosso da Value Retail. Lavorando con mentori selezionati provenienti da tutta Europa e Cina, i finalisti potranno avvalersi di competenze globali attinenti a vari settori della moda, quali il retail, la gestione della filiera, la comprensione del consumatore, la costruzione del brand, il marketing e la distribuzione, che li aiuteranno a raggiungere il loro vero potenziale creativo e commerciale. Le collezioni degli stilisti saranno inoltre esposte presso The Creative Spot, una pop-up boutique, che mette in vetrina nuovi talenti al Fidenza Village, nei pressi di Milano a partire da ottobre 2017.
Lo scorso 3 luglio una prestigiosa giuria internazionale ha incontrato a Parigi i 10 semifinalisti e ha selezionato i cinque finalisti invitati a partecipare a The Green Carpet Fashion Awards, Italia, 2017. La giuria era composta da Derek Blasberg (scrittore, editor e ospite dello show TV CNN Style), Desirée Bollier (manager di Value Retail), Carlo Capasa (presidente del CNMI) Ruth Chapman (cofondatrice e copresidente esecutiva di MATCHESFASHION.COM), Mira Duma (CEO e fondatrice di Fashion Tech Lab), Livia Firth (direttrice creativa di Eco-Age), Andrew Keith (presidente di Lane Crawford), Stefan Siegel (fondatrice di NOT JUST A LABEL), Sara Sozzani Maino (vice redattore di Vogue Italia, responsabile di Vogue Talents), Elaine Welteroth (redattore di Teen Vogue).
Finalisti
I finalisti sono stati Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari di CO|TE, Tiziano Guardini, Daniele Calcaterra di Calcaterra, Mateja Benedetti di Matea BENEDETTI e Leo Macina di Leo Studio Design.
I CO|TE hanno realizzato un look con stoffa per camice di seta biologica e indumenti intimi fatti di ECONYL, un filato costituito da reti di pesce riciclati e tappeti.
Tiziano Guardini ha creato il suo look da seta ahimsa biologica e nylon riciclato. Il vestito è costellato da “pailettes” applicate a mano ricavate da conchiglie riusate e CD scartati raccolti in Italia.
Il look di Calcaterra comprendeva “piume” fatte dalla tessitura di corda di canapa, cotone biologico, organza e seta. Il tessuto per abiti era realizzato in TENCEL®, una fibra fatta di cellulosa di legno, tirata fuori responsabilmente da foreste sostenibili e prodotta in un sistema a circuito chiuso per assicurare praticamente che tutta l’acqua e i solventi sono continuamente riusati, alimentato da energia rinnovabile.
Matea BENEDETTI ha ideato un look fatto a mano con la Pelle di Mela (Apple Skin), una pelle alternativa recuperata dai rifiuti di mele dell’industria alimentare. Questo tessuto è un’innovazione italiana fabbricata a Bolzano.
Leo Studio Design ha prodotto culottes stampate, zaino e scarpe con l’ECONYL, un filato fatto di scarti di nylon. La gonna stampata è fatta di cotone biologico, che non ha ricevuto pesticidi o fertilizzanti.
Potete ammirare le loro creazioni qui: http://eco-age.com/final-five-fashions-biggest-sustainable-design-competition-revealed/
Vincitori
I vincitori hanno ricevuto la statuetta realizzata da Chopard in oro etico e sono state favorite sia designer internazionalmente riconosciuti che emergenti. Il Community & Social Justice è andato a Brunello Cucinelli, Art of Craftmanship è andato alle sarte di Valentino, Best International Designer Supporting Made in Italy a Tom Ford, Technology and Innovation a Orange Fiber & Newlife, Supply Chain Innovation a Gucci, Eco Stewardship a Zegna, The Franca Sozzani GCC Award for Best Emerging Designer a Tiziano Guardini, Sustainable Producer a Taroni, The Artisanal Laureate Award a Chiara Vigo, The Social Laureate Award a Ilaria Venturini Fendi, The Vogue Eco Laureate Award a Gisele Bündchen, The CNMI Recognition of Sustainability Award a Giorgio Armani, Miuccia Prada, Pierpaolo Piccioli (Valentino) e Alessandro Michele (Gucci).
Nella foto in copertina: il vincitore degli stilisti emergenti Tiziano Guardini con da sinistra Sara Sozzani Maino, Helen Nonini e Naomi Campbell