In un intervento sui prossimi eventi targati NextoLife, Andrea Silvetti, presidente dell’associazione e CEO della società 4Energy, individuava nella mancanza di infrastrutture uno dei principali ostacoli allo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. In effetti, degli 1.45 milioni di punti di ricarica presenti al mondo, di cui 470 mila in Europa, il nostro paese ne conta solo novemila. Inoltre, stando al rapporto sulla mobilità elettrica del Politecnico di Milano, il rapporto tra auto elettriche e colonnine è a quota 0.66 mentre, in un mercato maturo, dovrebbe essere uno (1) come già accade in Cina, Svezia e Stati Uniti.
Eppure qualcosa si muove e nuove iniziative vengono costantemente sviluppate: il 23 e 24 settembre partirà il progetto della Regione Lazio per sostenere la mobilità elettrica nei comuni sabini aderenti al “Contratto di Fiume Media Valle del Tevere”. Il progetto, coordinato dal comune di Magliano Sabina, prevede la creazione di una rete di ricarica diffusa sui territori interessati (i comuni di Nazzano, Montopoli, Torrita Tiberina, Poggio Mirteto, Forano, Stimigliano, Collevecchio Orte, Gallese, Civita Castellana e Otricoli) e posizionata in punti nodali strategici. Inoltre sono previsti anche un parco macchine disponibile per gli spostamenti casa-lavoro dei pendolari, in appoggio alla rete ferroviaria, la promozione di nuove forme di turismo in chiave ambientale e l’allestimento di una macchina sponsor della Media Valle del Tevere che attraversi borghi e fattorie fornendo informazioni riguardo il progetto.
“Sperimentare e diffondere la cultura della Mobilità Elettrica – ha dichiarato a tal proposito Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali della Regione Lazio – come nuova opportunità di trasporto e sviluppo del territorio può contribuire ad arginare alcune perniciose conseguenze del cambiamento climatico in un tempo in cui fonti essenziali, come corsi e bacini d’acqua, continuano a subire lo stress di sempre maggiori esigenze antropiche”.
Spostandoci a nord nella penisola, anche la regione Emilia Romagna ha segnato un nuovo traguardo nel percorso verso la mobilità elettrica, implementando il progetto Mi Muovo Elettrico e installando 24 colonnine nell’ambito dell’iniziativa Mi Muovo M.A.R.E. acronimo di Mobilità Alternativa Ricerche Elettriche, presentato al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. I nuovi punti di ricarica sono stati distribuiti negli 8 comuni costieri di Comacchio, Ravenna. Cervia, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica; inoltre, il piano è integrato con l’utilizzo di una smart card che a breve permetterà ai suoi possessori di usufruire di tutti i servizi legati alla mobilità nell’intera regione, tra cui autobus, treni, bike e car sharing.
La mobilità elettrica fa scuola dunque, e moda: è notizia recente la decisione della Volkswagen di tornare a produrre il mitico pulmino Bulli, nato nel 1949 e diventato il simbolo della generazione dei “figli dei fiori”, a trazione 100% elettrica. Dal 2022, il nuovo ID Buzz rispecchierà interamente quei valori di libertà e vicinanza alla natura ai quali l’immaginario collettivo ha finito per associarlo, contribuendo ad una sensibilizzazione costante verso le tematiche ambientali. “Nel 2020 inizierà la grande offensiva elettrica della marca Volkswagen, con modelli dall’architettura totalmente inedita – ha spiegato Herbert Diess, presidente del Consiglio di amministrazione Volkswagen – che porterà sul mercato una nuova generazione di veicoli 100% elettrici e completamente collegati in rete. Entro il 2025 puntiamo a vendere un milione di auto elettriche all’anno. Faremo della mobilità elettrica il nuovo tratto distintivo della Volkswagen”.
Una vera e propria rivoluzione che investe Italia ed Europa e che fa rende sempre più concreta la possibilità di un futuro sempre più verde e sostenibile.