Si torna a parlare di rifiuti con i Comitati sempre più esasperati
I Comitati Tutela Colline Picene, Tutela del Bretta e Ci Rifiutiamo continuano la dura battaglia per una corretta gestione dei rifiuti ma sono ormai esasperati dall’ormai ridicolo tira e molla dell’amministrazione comunale.
La situazione è ormai divenuta inaccettabile ma i Comitati non mollano e vogliono far valere la loro voce.
Clicca qui per ripercorrere la vicenda I Comitati continuano a lottare contro le megadiscariche
Queste le loro parole: “Basta, non ne possiamo più! I giornali la definiscono rispettosamente “l’annosa vicenda”. Noi vogliamo chiamarla come merita: un imbarazzante e penoso saltarello“.Quello che fa accendere gli animi è la mancanza di una risposta, un tira e molla continuo tra politici, addetti, amministratori e via dicendo.
Ormai le carte sono state scoperte dal Sindaco di Appignano che, come tutti i sindaci, fa parte dell’ATA. Perciò sa benissimo come stanno le cose: la battaglia delle discariche influisce poco e niente sulla TARI, sicuramente molto meno rispetto ad altre misure che però nessun politico vuole affrontare, come ad esempio la tariffa puntuale, la differenziata spinta, il compostaggio domestico, ecc.
Di conseguenza, tutti si chiedono: qual è il motivo di questo tira e molla?
Continuano i comitati: “Per chi gestisce le discariche, i maggiori guadagni. Per i politici, l’approvazione, il consenso, il voto. Quello che non comprendiamo è come i politici possano sperare di guadagnare voti facendoci risparmiare sulla TARI meno del costo di una ricarica telefonica.
In ogni caso siamo contenti che finalmente un membro dell’ATA dica le cose come stanno ma ci dispiace che per farlo abbia aspettato di vedere ulteriormente messo a rischio il territorio del suo comune. Però, non gli faremo mancare il nostro appoggio perchè quello che noi stiamo cercando di tutelare non è il suo campanile ma il rispetto per l’Ambiente, per la salute dei cittadini, il buon senso nella gestione della cosa pubblica“.
Parole, dunque, molto forti e decise nei confronti dell’amministrazione comunale che, a questo punto, dovrà rispondere con chiarezza e trasparenza.
Il tema ambientale, soprattutto negli ultimi tempi, sta suscitando grande apprensione e sta maturando, nel cuore dei cittadini italiani, maggior consapevolezza sulla gravità della situazione.
La tutela del territorio, della nostra salute e di quella dei nostri figli, dovrebbe essere una priorità per ogni Comune.
Questa è la richiesta che, da tempo ormai, i Comitati e i cittadini hanno avanzato nei confronti dell’amministrazione, i quali affermano: “E’ ora che gli amministratori facciano bene il lavoro per cui sono stati pagati, e ancora non lo stanno facendo. Il nostro giudizio sul nuovo Piano d’Ambito è fortemente negativo. Non contiene nulla in merito ad una politica seria per la gestione dei rifiuti. Ha più l’apparenza di un piano industriale perchè l’unica misura evidente è un rafforzamento degli impianti di trattamento dei rifiuti, tale da poter ricevere quelli di mezzo centro-Italia.
Se gli amministratori hanno disperato bisogno di fare cassa o di far risparmiare ai cittadini i soldi per una ricarica del cellulare e non vogliono trovare posto per una nuova discarica, come vorrebbe il nostro Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti, se ne facciano una davanti alle loro case!
A Relluce l’unica cosa che possono fare è verificare da cosa dipendono gli alti valori d’inquinamento; nella Valle del Bretta, invece, possono bonificare l’IPGI visto che per la GETA si sono voluti affidare al TAR di Ancona, che sta dando ragione ai Comitati su tutti i fronti!“.