Tinture naturali: ce ne parla il maestro tintore Alessandro Butta
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Butta, uno dei massimi esperti in Italia nel settore delle tinture naturali, coltivando le piante tintorie presso la Società Cooperativa Agricola La Campana a Montefiore dell’Aso (AP).
A partire dagli anni ’90, è nata questa comunità di persone che, nel corso del tempo, è diventata una vera grande famiglia. In essa ognuno ha portato qualcosa di suo, condividendo con gli altri la propria passione.
Da allora si coltivano le piante tintorie, estraendone i pigmenti con cui poi vengono tinte fibre naturali.
Alessandro e la sua ricerca di equilibrio con la Natura
Alessandro Butta ci ha raccontato che, prima di giungere alla scoperta delle tinture naturali, ha studiato scienze alimentari a Milano, per poi trasferirsi nelle Marche.
Dal ’94-’95, si occupa della coltivazione e della raccolta delle piante tintorie ma non solo. Infatti, all’interno della comunità, si trova impegnato anche in altri ambiti come, ad esempio, riparazioni in legno, restaurazioni, ecc.
Nella sua lunga esperienza ha constatato che il colore più richiesto è l’azzurro che simboleggia proprio l’unificazione europea. L’azzurro viene estratto dal Guado (Isatis Tinctoria) da cui si ricava esattamente il blu indaco. La Campana si è particolarmente concentrata sulla coltivazione di questa pianta che risulta più adatta all’ambiente marchigiano.
Oltre al Guado, la Natura ci fornisce una vasta gamma di colori: dai fiori di ginestra, dalla corteccia di eucalipto, dai germogli di rovo e dalle bacche del biancospino è possibile ricavare, con facilità, una miriade infinta di sfumature. Il tutto semplicemente facendoli bollire in acqua per estrarne le sostanze coloranti.
A livello europeo, le piante più utilizzate per ricavare le tinture naturali, sono la Robbia (da cui si estrae il rosso), la Reseda e la Camomilla dei Tintori (per il giallo), ed infine, il Guado.
Proprio su quest’ultimo Alessandro, insieme alla sua comunità, è andato alla riscoperta dell’antico metodo di estrazione grazie alla collaborazione con le Università di Pisa, Ancona e Camerino.
Come tingere con i colori naturali
L’ultima fase del ciclo produttivo dei colori naturali è l’applicazione del colore sul supporto tessile (prevalentemente lana ma anche cotone, seta, lino e canapa) sia in filo che in fiocco, tessuto o capo finito.
La prima tecnica, la tintura in filo, è la più semplice da praticare anche in casa. Basta una matassa di lana o cotone e qualche pentola per iniziare, ed i risultati possono essere sorprendenti.
La seconda, la tintura in fiocco, permette di colorare il materiale prima che sia filato, così da annullare il mélange nel prodotto finito, ma è utilizzata anche per la tintura della lana da cardare ed infeltrire.
Tingere tessuti o capi presenta qualche difficoltà in più, infatti, l’uniformità e l’intensità della colorazione possono essere insoddisfacenti nei primi tentativi e la manipolazione della stoffa deve essere molto delicata. Tuttavia, padroneggiare questa tecnica vuol dire poter rendere unica ogni creazione, anche con motivi ornamentali, stampe e disegni.
La magia dei colori naturali
Sulle tinture naturali Alessandro è uno dei massimi esperti in Italia e, per condividere l’immensa bellezza di questa arte, organizza dei corsi e workshop presso l’Agriturismo La Campana.
Per saperne di più puoi consultare il loro sito cliccando qui www.agriturismolacampana.it
Oggi il settore delle tinture naturali è un mercato in forte espansione e le maggiori richieste provengono dall’Inghilterra, dalla Francia e dalla Germania.
Inoltre, molti imprenditori si stanno interessando all’antica arte tintoria come rappresentazione di una scelta etica legata alla moda.
Abbiamo già parlato della moda sostenibile in questo articolo: Moda e Sostenibilità
I colori che si possono ottenere sono infiniti, sono solidi e hanno una forte garanzia di durata.
Anche molti marchi italiani prestigiosi mirano alle tinture naturali come, ad esempio, Loro Piana, famosa azienda operante nel settore del lusso.
Alessandro ci confessa, inoltre, che nel mondo del tessile il passaggio che ne fa aumentare enormemente il valore è proprio la tintura: essa rende il capo unico e inimitabile.
“Mi considero un realizzatore di idee – racconta Alessandro Butta – un vero realizzatore di sogni. Lavoro principalmente sulla lana che proviene dalle nostre pecore della Regione Marche ma opero anche su materiali naturali che non contengono sostanze sintetiche. Sono alla costante ricerca di un equilibrio naturale che mi faccia sentire parte integrante della Natura“.