In occasione della conferenza nazionale sulla mobilità elettrica E-Mob al Castello Sforzesco di Milano tenutasi a maggio, è stata stilata la Carta Metropolitana sull’Elettromobilità da tutti i principali protagonisti della filiera, contenente le linee guida per lo sviluppo della e-mobility in Italia. I punti principali in questa indicati sono cinque:
1 – Offerta di valide motivazioni al consumatore per il cambiamento culturale eliminando le inefficienze nei trasporti e nella pianificazione urbana;
2 – Accelerazione di una rete di ricarica accessibile al pubblico seguendo le indicazioni del PNIRE – Piano Nazionale di Infrastrutturazione per la Ricarica dei veicoli elettrici;
3 – Estensione della possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali;
4 – Incoraggiare il car sharing con veicoli elettrici per ridurre inquinamento e traffico;
5 – Stimolazione dell’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità.
Il documento integrale della Carta si trova qui.
L’Europa in Movimento
“L’Europa in Movimento” è il titolo di una serie di iniziative presentate dalla Commissione Europa il 31 maggio 2017. Queste consentiranno di rendere sicuro il traffico; incoraggiare l’adozione di sistemi di pedaggio più equi; ridurre le emissioni di CO2, l’inquinamento atmosferico e la congestione del traffico; diminuire gli oneri burocratici per le imprese; combattere il fenomeno del lavoro nero e garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati. Lo scopo è promuovere l’occupazione, la crescita e gli investimenti, rafforzare l’equità sociale, ampliare le possibilità di scelta dei consumatori e porre l’Europa sulla strada della riduzione delle emissioni. Saranno otto iniziative specifiche riguardanti il trasporto su strada.
“Le riforme contribuiranno a ridurre i costi socio-economici dei trasporti, come il tempo perduto a causa del traffico, gli incidenti stradali mortali o con feriti gravi e i rischi per la salute derivanti dall’inquinamento e dal rumore, e andranno incontro alle esigenze dei cittadini, delle imprese e della natura. Con norme comuni e servizi transnazionali, inoltre, i viaggi multimodali potranno diventare realtà in tutta Europa”, dichiara Violeta Bulc, commissaria per i Trasporti.
L’obiettivo de “L’Europa in movimento” è giungere entro il 2025 ad una mobilità intelligente, socialmente equa e competitiva. L’Unione Europea guiderà questa transizione con una legislazione mirata e misure di sostegno comprendenti investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’innovazione. Il passaggio alle e-car consentirebbe una diminuzione dal 50 al 70% delle emissioni di CO2, oltre a una maggiore efficienza con un conseguente taglio dei consumi energetici.
La diffusione di auto elettriche cresce rapida. Nel 2016 sono state vendute nel mondo circa 800.000 auto elettriche: +40% rispetto all’anno precedente. Cresce soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, che insieme a Norvegia e Olanda rappresentano circa il 70% delle vendite mondiali. Le e-car sono state protagoniste al salone dell’auto di Parigi ed è significativo l’avvio delle prime partnership tra costruttori di auto ed energy utility, che vede l’Italia protagonista di un nuovo modello di business e con servizi inediti per i clienti finali.
I passi avanti dell’Italia
Alla presentazione del Pacchetto Europeo di Misure per la Mobilità Sostenibile nell’evento “Unleash E-Mobility” a Bruxelles questo 30 maggio Enel e Fondazione Symbola hanno portato lo studio “100 Italian Mobility Stories” che raccoglie racconti di successo tra le aziende produttrici dell’elettrico.
“Le realtà raccontate in 100 Italian e-mobility stories dimostrano come l’Italia abbia colto la sfida dall’auto elettrica e della nuova era della mobilità: abbiamo energie e talenti per partecipare da protagonisti in questa grande trasformazione del modo di concepire la mobilità.”, ha commentato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel, “Enel è già in cammino lungo questo percorso, partendo da una leadership tecnologica oggi molto evidente nella definizione degli standard V2G in cui siamo all’avanguardia nel mondo. Enel ha definito, in collaborazione con il Politecnico di Milano, un progetto per la realizzazione di un’infrastruttura capillare a livello nazionale di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici e abbiamo deciso di realizzare questa infrastruttura partendo da subito”.
Il rapporto di Enel e Symbola vuole dimostrare che l’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori: spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrico di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare. Aumenta anche l’efficienza del motore del 36%. Tuttavia l’impatto dell’elettrico in Italia è ancora relativo. L’unica città che sembra all’avanguardia al riguardo è Milano grazie al programma urbano di infrastrutture e alla ricarica rapida dei veicoli avviata lo scorso anno da A2A, Nissan e Comune. Sono state installate nella città ben 13 colonnine elettriche Fast Charge.
Nelle Marche la Regione ha preso l’impegno di far installare in ciascun comune capoluogo di provincia e in quelli costieri una colonnina elettrica di ricarica entro dicembre 2017 partecipando al bando emanato dal MIT per attuare il Piano Nazionale per la Ricarica dei veicoli elettrici (PNIRE). Il progetto è stato ammesso a finanziamento per circa 240mila euro. Inoltre nel POR FESR Marche 2014-2020 (Programma Operativo Regionale – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) è prevista un’apposita misura per l’acquisto e installazione di colonnine di ricarica per mezzi elettrici pubblici e privati, alimentati anche da fonti alternative. Nel Fermano, Porto San Giorgio ha avviato le procedure per dotarsi di una colonnina elettrica e a settembre bandirà una gara regionale per l’acquisizione delle attrezzature e servizi di posa in opera.
Donatella Rosetti